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“La Croce Rossa Internazionale a Gaza dov’e’ ?”


Nel conflitto che sta insanguinando di nuovo il medio oriente che vede contrapposti lo stato di Israele ed i miliziani di Hamas di base a Gaza apprendiamo con molta preoccupazione del mancato intervento della Croce Rossa Internazionale nel supporto e nella protezione delle vittime di conflitti armati ed un mancato rispetto del diritto internazionale umanitario in questa terribile circostanza.

Non e’ sicuramente il caso di esaminare le posizioni politiche che sono alla base del conflitto Israeliano-Palestinese perche’ queste esulano l’obiettivo squisitamente umanitario del presente articolo. Ricordo brevemente solo che secondo il diritto umanitario internazionale il prendere in ostaggio civili nei conflitti armati è assolutamente vietato. Il diritto umanitario internazionale, che comprende le Convenzioni di Ginevra e i loro Protocolli aggiuntivi, stabiliscono norme vincolanti per le parti coinvolte nei conflitti armati per proteggere le persone che non partecipano direttamente alle ostilità, compresi i civili. Il prendere in ostaggio è considerato una grave violazione di queste norme. I civili, come categoria protetta, non devono essere oggetto di attacchi diretti o di atti che li prendano come ostaggi. Le Convenzioni di Ginevra e i Protocolli aggiuntivi specificano chiaramente che la presa di ostaggi è vietata in tutte le circostanze.

I crimini di guerra associati alla presa di ostaggi possono portare a responsabilità penale individuale per coloro che sono coinvolti in tali atti, sia a livello nazionale che internazionale.
Queste disposizioni sono fondamentali per proteggere la popolazione civile e ridurre il livello di sofferenza durante i conflitti armati.

Ricordo per completezza le fonti di diritto umanitario :

Convenzioni di Ginevra del 1949:

Convenzione I: Articoli 13 e 14

Convenzione II: Articoli 13 e 14

Convenzione III: Articolo 13

Convenzione IV: Articoli 34 e 147

Protocollo addizionale I del 1977 alle Convenzioni di Ginevra:

Articolo 75(2)(c): Proibizione di prender parte all’atto di prendere ostaggi.

Protocollo addizionale II del 1977 alle Convenzioni di Ginevra:

Articolo 4(2)(d): Proibizione di prender parte all’atto di prendere ostaggi.

Questo per ribadire in maniera chiara ed assertiva che i miliziani palestinesi stanno effettuando una atto illegale e vergognoso contro l’umanita’ nei confronti di una popolazione civile colpevole di essere discriminata ed offesa solo per cause religiose e politiche.

Il nocciolo della questione e’ questo: pare che la Croce Rossa non visiti gli ostaggi e non dia loro il necessario supporto morale e soprattutto sanitario. Il ministro degli esteri Eli Cohen israeliano incontrando la presidente della Croce Rossa Mirjana Spoljaric che si trovava in Israele qualche settimana fa ha duramente affermato: “Sugli ostaggi israeliani, ogni giorno che passa è un altro fallimento per la Croce Rossa. Per 67 giorni – ha denunciato Cohen – la Croce Rossa ha mancato la sua missione di raggiungere gli ostaggi, mostrare che sono in vita, controllare le loro condizioni e dargli medicine”.

“La Croce Rossa deve usare tutti i canali per visitare gli ostaggi, inclusi bambini, donne e anziani che sono in ostaggio dell’organizzazione terroristica di Hamas
. Questa – ha aggiunto – dovrebbe essere la sua priorità,”

Un caso concreto. il CICR ha respinto la richiesta della famiglia di trasferire i farmaci a Raz Ben Ami, che starebbe combattendo un tumore al cervello Raz Ben Ami, 57 anni, un ostaggio tedesco-israeliano che è stato rilasciato dopo 54 giorni di prigionia di Hamas il 29 novembre. Raz è stata rapita insieme a suo marito, Ohad, che rimane a Gaza, dalla loro casa nel Kibbutz Be’eri.

Durante la prigionia, la famiglia ha richiesto assistenza al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) per il trasferimento di farmaci vitali, poiché Raz sta combattendo un tumore al cervello, hanno riferito i media israeliani. I Ben Ami stanno ora facendo causa all’organizzazione che, secondo loro, ha rifiutato le loro indagini. Secondo l’accusa, la famiglia si è rivolta ai rappresentanti del CICR in Israele, Germania e Stati Uniti, ma non ha ricevuto altro che un’e-mail che augurava loro buona fortuna “per riconnettersi con i propri cari”.

Shurat HaDin, un’organizzazione israeliana per i diritti civili, ha intentato una causa presso il tribunale distrettuale di Gerusalemme accusando il CICR di non aver adempiuto alle proprie responsabilità nell’assistere gli ostaggi di Hamas, in particolare di non aver fornito i farmaci che aveva a portata di mano. Il fondatore e presidente di Shurat HaDin, Nitsana Darshan-Leitner, ha dichiarato: “La Croce Rossa Internazionale sta rivivendo i suoi errori dell’Olocausto, quando abbandonò il popolo ebraico nel suo periodo più buio della storia. Non possiamo accettare questo disprezzo e mancanza di rispetto per la vita umana , solo perché sono ebrei.”

Fonte :
https://www.i24news.tv/en/news/israel-at-war/1703149165-hostages-family-sues-red-cross-over-ignoring-medical-needs-of-captives

Ci giunge sempre notizia che decine di persone rapite in Israele dai terroristi di Hamas il 7 ottobre o legate a ostaggi hanno fatto causa al Comitato internazionale della Croce Rossa presso i tribubnali isrtaeliani, sostenendo che l’organizzazione non ha adempiuto al proprio obbligo di assistere le vittime dei conflitti armati e della violenza. e per proteggere la loro vita e la loro dignità.

La causa arriva mentre la Croce Rossa è stata sottoposta a crescenti pressioni politiche da parte degli israeliani e dei loro leader – incluso il primo ministro Benjamin Netanyahu – affinché faccia di più per persuadere Hamas a consentire ai suoi operatori umanitari e paramedici di visitare gli ostaggi rimasti. Israele ritiene che 129 persone, per lo più uomini, siano ancora tenute prigioniere.

Netanyahu ha chiesto alla Croce Rossa di fare pressione pubblica su Hamas affinché garantisca l’accesso agli ostaggi, ma il presidente dell’organizzazione, Mirjana Spoljaric, ha detto che “più pressione pubblica apparentemente faremo, più chiuderebbero la porta.

La causa, depositata presso il tribunale distrettuale di Gerusalemme, afferma che la Croce Rossa non è riuscita a visitare gli ostaggi in prigionia per verificare la loro salute, fornire loro farmaci e quindi riferire ai loro parenti sul loro benessere. La denuncia afferma inoltre che la Croce Rossa “non ha fatto e non sta facendo abbastanza per ottenere il loro rilascio”. La denuncia civile è stata presentata per conto degli ex ostaggi e dei parenti e chiede circa 2,8 milioni di dollari di danni, nonché un ordine del tribunale che ordina alla Croce Rossa di visitare tutti gli ostaggi rimanenti. , fornire loro farmaci e trasmettere informazioni su di loro alle loro famiglie.

Fonte:
https://www.nytimes.com/2023/12/22/world/middleeast/israel-hamas-hostages-red-cross-lawsuit.html


Manifestazioni pubbliche di sdegno nei confronti della Croce Rossa Internazionale si sono verificate a Tel Aviv dove la folla ha urlato “Red Cross do your Job Act now!” e diversi talk show israeliani hanno ripreso l’argomento cercando anzi supplicando un intervento piu’ incisivo e marcato da parte della Croce Rossa. Ricordo la sublime figura di Henry Dunant il quale è stato uno dei cinque fondatori della Croce Rossa, insieme a Gustave Moynier, Guillaume-Henri Dufour, Louis Appia e Théodore Maunoir. Essi formarono il Comitato Internazionale di Soccorso ai Feriti, che in seguito divenne il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Questa organizzazione ha lo scopo di alleviare le sofferenze umane in situazioni di emergenza, senza discriminazioni di nazionalità, razza, religione o opinione politica.

Auspichiamo che agisca di conseguenza !



Massimiliano DI MASSIMO
consigliere qualificato DIU

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