Se la sorella di Mario mi informa prima dei seggi elettorali


L’evoluzione del seggio elettorale” potrebbe benissimo essere il titolo di una fantasiosa tesi triennale. Ma a ben guardare il seggio elettorale si è davvero evoluto e siamo stati impreparati a questo fenomeno. Di cosa si tratta esattamente?

Immaginate di stare a casa, comodamente seduti sul divano, ai fornelli oppure stesi a misurarvi con i vostri figli, e sapere esattamente, ma proprio esattamente, gli step dello spoglio attraverso il lavoro di schiere di rappresentanti di lista, primi messaggeri da seggio ed infine terminali da sede elettorale del candidato.

Bene, spiace dirvelo, ma dimenticate tutto ciò: questo appartiene ad un altro mondo, un mondo che non c’è più!

Appartiene al precedente sistema di rilevamento dei voti espressi ai seggi elettorali. Adesso è tutta un’altra storia. “Un modo digitale, di risposte immediate, di risultati in real time…” errato! E’ si un sistema in tempo reale, ma purtroppo non in relazione al mondo elettorale perché se tutto si è aggiornato intorno a noi, il mondo delle preferenze è rimasto indietro, molto indietro ahimè!

Dopo sette, otto, nove ore dallo spoglio non si sa proprio nulla. Notizie frammentarie su giri di chat di gruppo che schizzano a velocità inaudite senza centrare alcun obiettivo. Una schizofrenia collettiva da tastiera mobile che non lascia scampo: rovinata la serata con i vostri figli, skippata (scusate il neologismo da tastiera) la ricetta trovata in rete e rotto gli zebedei a una miriade di contatti sul cellulare.

Tutto questo perché? Forse per due semplici ragioni…

Per prima cosa nessuno oramai è disposto a fare il rappresentate di lista per elezioni regionali e nazionali che siano, meglio triggherare davanti al PC o darsi appuntamento fuori per qualcosa di più interessante. E come biasimarli, del resto, se l’unico spettacolo a cui stiamo assistendo degno di nota è la disintegrazione della società a tutte le latitudini?

L’altra ragione, quella che interessa tutti ed è la più preoccupante, riguarda la continua sete di notizie a cui siamo oramai abituati. Guai a non essere informati su ciò che accade. Vogliamo sapere tutto e subito, istante dopo istante, una cronaca fluida e continua di un presente dilatato fino all’iperbole. E, cosa assai più frustrante, è sentirsi rispondere subito dopo, pensando di aver dato una notizia in anteprima: “Si… lo sapevo già, me l’ha detto la sorella di Mario, l’elettrauto, propio dieci minuti prima di sentirci”.

Ah! La sorella di Mario, per la cronaca, è una che non esce di casa dagli anni novanta, cioè da quando abbiamo finito la terza media, una che letteralmente nessuno conosce ormai, che non sai nemmeno come è invecchiata, ma che evidentemente a rigor di logica risulta essere la più informata tra noi. E Pazienza!

Alla fine ho pensato che l’unica cosa sensata da fare sarebbe stata quella di staccare tutto, mettermi davanti alla tastiera e scrivere. Non sarei stato informato prima di tutti gli altri su quali deputati sarebbero stati eletti al parlamento siciliano del 2022, in compenso, però, avrei recuperato un pezzo di vita: quello di quando ero stato in classe con la sorella di Mario e di quando non riuscivo mai a capire cosa volesse dirmi a gesti dall’altra parte della classe: ho sempre pensato che il problema comunque era mio…


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