

AOSTA – L’epidemia cinese sta assumendo i contorni di una pandemia. La chiusura di due scuole in Alta Savoia per la presenza di due casi sospetti impensierisce i residenti della Valle d’Aosta, considerata la vicinanza della Valle alla regione francese.
“Il rischio di una trasmissione del virus è molto basso – assicura Antonella Castagna, infettivologa dell’IRCSS dell’ospedale San Raffaele, di Milano e docente dell’Università ‘Vita-Salute’ del San Raffaele-. E’ fondamentale – specifica – che i sanitari francesi localizzino le persone con cui i due casi sospetti sono entrati in contatto in modo tale da isolarle. Il blocco dei voli e gli accurati controlli all’interno degli aeroporti contribuiscono a impedire una possibile circolazione del virus”.

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Si preoccupa di raccomandare come paura e disinformazione debbano essere combattute. E’, ormai, risaputo che i casi sospetti si presentano con tosse insistente, febbre, mal di gola.
Ancora l’infettivologa Castagna: “Abbiamo appurato come il coronavirus risparmi adolescenti e bambini. La fascia di età in cui è più presente l’infezione parte dai 35 anni. Non conosciamo ancora le motivazioni. Sappiamo che anche il Pronto Soccorso dell’ospedale valdostano abbia decretato l’allerta e sia attrezzato per la spedizione degli eventuali campioni da analizzare all’ospedale torinese ‘Amedeo di Savoia’. Siamo a conoscenza, soprattutto, dell’allestimento di camere per l’isolamento di eventuali pazienti infettati. Queste realtà garantiscono il massimo della prevenzione e della corretta gestione di un caso sospetto”, sottolinea la professoressa Castagna.
In Italia, secondo quanto riferisce l’infettivologa, il numero dei casi che hanno contratto l’infezione è fermo a quattro, da due settimane. Sono due turisti cinesi, un ricercatore italiano presente in Cina nel periodo di massima esposizione del virus, ricoverati all’ospedale ‘Spallanzani. Il quarto è un cittadino sbarcato dalla nave attraccata in Cambogia, che si trova nella sua abitazione, a Sanremo, in isolamento, ma “gode di ottima salute – assicura l’infettivologa Castagna -. La prognosi, al contrario, non è ancora stata sciolta per gli altri tre, ma le loro condizioni stanno migliorando di giorno in giorno“.
Preoccupa la situazione a bordo della nave Diamond Princess in cui, ogni giorno, si verificano nuovi casi di infezione da coronavirus.
“Per gli italiani a bordo – chiude la professoressa dell’ospedale San Raffaele – il pericolo è stato scongiurato dall’intervento del Ministero della Salute che ha chiesto l’immediato rimpatrio dei nostri connazionali, accogliendoli a bordo di due aerei. In uno, verranno ospitati i casi risultati negativi. Sul secondo salirà il cittadino risultato positivo al test”.
