

L’Egea PVT Modica ha regolato i conti e regalato ai
tifosi la soddisfazione della prima vittoria stagionale.
Le biancorosse, in casa dell’Amando Volley di
coach Jimenez, sono entrate in campo decise e molto concentrate
sull’obbiettivo: senza mostrare segni di cedimento, questa volta sono riuscite
a gestire le avversarie, sia tatticamente che dal punto di vista emotivo, fino
al fischio finale che ha visto Fabiola Ferro e le sue trionfare a punteggio
pieno.
Tre punti che sanno di ripartenza. Un 3 a 0 che
ricarica le energie non solo alle atlete e allo staff, ma anche a tutta la
dirigenza e alla tifoseria modicana, ripristinando l’entusiasmo e la voglia di
riscattare quei punti persi nelle prime quattro giornate.
Tante le toccate a muro, ottime le ricezioni e
vincenti gli attacchi di Giardi, Ferro e Gridelli. E poi le difese, alcune
davvero spettacolari, di Elena Ferrantello. Decisivo in alcuni passaggi anche
l’ingresso del secondo libero Asero. Gioco fluido e poco scontato grazie alla
regia in crescendo di Sofia Turlà, che realizza anche 7 punti. Buona la
prestazione dell’opposto Liguori, con 10 punti al tabellino e della
giovanissima centrale Asia Leandri che realizza senza paura.
Quello che abbiamo visto sabato è, finalmente,
un gioco che adesso sa di squadra e voglia di vincere. Che ha i lineamenti di
compattezza, spirito di sacrificio e cattiveria agonistica.
Dalla costruzione di ogni singola azione di
gioco, l’Egea PVT Modica ha conquistato una stra-meritata prima vittoria.
“La partita contro Santa Teresa di Riva
rappresentava per noi un test importante per monitorare il lavoro incessante
delle ultime due settimane e mezzo.” sono le affermazioni post partita di
Enrico Quarta.
“Confesso che mi aspettavo la vittoria, ma sono
stupito di quello che queste atlete, in pochissimo tempo, sono riuscite a
mettere in pratica, il che mi rende orgoglioso del loro impegno. Scontato, ma
non banale, dire che la nostra bravura deve essere ancora quella di lavorare
con grande umiltà, professionalità e costanza. In un clima rigoroso, ma non
limitante, in cui ogni atleta possa coltivare il suo talento e la sua
creatività. Sono convinto che aumenteremo così le nostre probabilità di
vittoria della singola gara.”

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