E se bastasse ridere di più? Proprio così, una sana e gustosa risata condita delle pietanze più succulente, quelle della felicità e della leggerezza. Oggi ce lo si chiede in tanti. La ricetta per stare bene, quella per vivere meglio e le azioni per recuperare quello spirito magari perduto con il passare degli anni.

Siamo a caccia di risposte, sempre e comunque e ci illudiamo troppo facilmente che possano aiutarci bellissimi post sui social o articoli approfonditi che ci aiutino a capire come stare bene. Ma forse, in fondo, lo sappiamo già. E la risata è comunque e sempre una buona medicina. E’ a costo zero e basta un niente per ingerirla senza doversi limitare ad un tot di grammi al giorno.

Intanto, però, sembriamo averla smarrita chissà dove. Non ci sono più i giornali di satira e i programmi tv eccedono sino a non essere più veicoli di un sorriso attento e intelligente. Eppure questa possibilità è lì, a portata di tutti e per giunta gratis.
Inutile dire che le ricerche lo confermano, che ridere fa bene al corpo e alla mente. La risata è fra i più potenti antitumorali che esistano in circolazione.

E se volessimo recuperare il piacere della risata? C’è ancora tempo? Si che c’è, proprio come Peter Pan impara nuovamente a volare nel capolavoro cinematografico Hook-Capitan Uncino con Robin Williams e Dustin Hoffman: come tutte le cose, basta volerlo!
Nei contesti lavorativi, in quelli familiari c’è sempre più e troppo spesso un unicum di serietà dovuta, da un lato, al fatto che si pensa che chi ride non lavora; dall’altro una attenzione all’educazione o uno smarrimento dovuto agli strumenti tecnologici.

Eppure, pensateci, se la risata scappa è facilmente contagiosa, è una malattia piacevole da prendere e restituire. Pensate a Mary Poppins e alla combriccola che riesce persino a galleggiare nello spazio di una stanza.
Perché sì, è così. Ridere rende leggeri.

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James Hansen
James Hansen ha raggiunto l'Italia nel Servizio diplomatico americano. Rimasto nel Paese come corrispondente del 'Daily Telegraph' inglese e dell'International Herald Tribune', diventa in seguito portavoce prima di Carlo De Benedetti e poi di Silvio Berlusconi.