AOSTA – Alla permanenza di due settimane in ‘zona gialla’, potrebbe seguire un’ulteriore retrocessione in ‘zona arancione’ per la Valle d’Aosta e altre cinque Regioni.
Una eventualità causata dal superamento della soglia stabilita per i posti letto in area medica e in Terapia Intensiva.
Secondo quanto riferisce Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Nazionali e Regionali, sottoposta alla vigilanza del Ministero della Salute, è stato superato il limite del 10% in Terapia Intensiva (siamo al 18%) e del 15% nei reparto ordinari (siamo al 46%).
E’ sempre molto alta l’attesa dei report giornalieri relativi all’andamento dei contagi. Che, da alcune settimane, stanno marchiando a fuoco la Regione alpina con riscontri epidemiologici in continuo rialzo. Soltanto ieri, i contagi hanno raggiunto quota 450, con picchi, nei giorni scorsi, superiori alle 600 unità.
I cambi di collocazione cromatica vengono definiti da tre fattori essenziali. In primis, l’incidenza dei casi di positività settimanale ogni 100 mila abitanti che, in Valle d’Aosta, ha raggiunto i 150 (il limite consentito è di 50); incidenza ormai fuori controllo su tutto il territorio nazionale. Gli altri due fattori riguardano l’occupazione dei posti letto in area medica e in Terapia Intensiva, entrambi superati.
Nella riunione settimanale del Comitato Tecnico Scientifico, in programma venerdì 14, verranno analizzati i dati e decisi eventuali cambio di zona dove, ormai è risaputo, le restrizioni sono molto più rigide.
La stessa situazione sanitaria della Valle d’Aosta si riscontra nelle Regioni Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Calabria.